“Sul latte Bufalino sta scoppiando la crisi e il governo non può lasciare che siano inascoltate le richieste di uno dei settori produttivi più rappresentativi dell’agroalimentare italiano. Sono perfettamente d’accordo con l’associazione allevatori che ha già proposto al Ministero di riconvertire il denaro destinato al settore per il congelamento del latte nell’acquisto di prodotto trasformato. Il decreto Bellanova prevede che siano pagati 10 centesimi al litro per chi congela il latte prodotto, ma non è abbastanza. Non è possibile pensare che le aziende che oggi riscontrano un poderoso calo di vendite, causato dalla temporanea chiusura dei ristoranti, conservino latte fino alla fine dell’emergenza e che accantonino la produzione; questa sovrapproduzione di latte comporterebbe a breve uno squilibrio sul mercato, poiché il costo del latte si abbasserebbe di molto. E’ possibile invece immaginare di poter sostenere il settore con l’acquisto da parte dello Stato dei prodotti finiti, magari destinandoli ai bisognosi o alle mense dei militari al fine di tutelare le aziende senza misure straordinarie, scongiurando così una grave crisi in futuro, specialmente per le aziende più piccole. Ho quindi interrogato il Presidente del Consiglio dei ministri e il ministro Bellanova per chiedere che sia presto dato conto a R.I.S. Bufala di quanto richiesto nella lettera inviata loro il 2 aprile e che le proposte avanzate siano seriamente prese in considerazione dal governo”.