“Il sindaco Pizzarotti stanotte deve aver letto per la prima volta la Costituzione e capito che la sua proposta di vietare l’erogazione del bonus spesa per chi non la pensa come vuole lui non solo è sbagliata, ma soprattutto, è contraria alla nostra Carta. Rimane tuttavia un regolamento comunale che subordinando la concessione di servizi pubblici in favore solo di chi dichiara di pensarla come Pizzarotti presenta evidenti profili di incostituzionalità. Per questo presenteremo un’interrogazione al Ministro degli Interni chiedendo se ritenga legittimo un vaglio preventivo sulle opinioni delle persone per poter accedere ai servizi pubblici citati nel regolamento comunale. Chi decide infatti quando un’affermazione è connotata da xenofobia, razzismo, sessismo o fascismo? Difendere le famiglie tradizionali è sessismo? Sostenere che nell’erogazione dei servizi alla persona debbano prima venire gli italiani è razzismo? Affermare che i partigiani comunisti hanno compiuto efferati delitti è denigrare la resistenza? È evidente che si tratta di un sindacato sulle idee delle persone che nessuno può condurre, tanto meno un incompetente come Pizzarotti che ha dimostrato di non conoscere neppure la Costituzione”.