Interrogazione al pres. Conte e ai ministri Lamorgese e Speranza
“Da due settimane tutte le città d’Italia sono semiblindate per le misure di contenimento dell’emergenza sanitaria, ciò nonostante c’è qualcuno per cui le regole sembrano non valere”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
“Nelle periferie di Roma, nelle aree che ospitano centri Sprar, così come a Milano, Napoli, Palermo, Bologna, Torino, vengono segnalati gruppi di migranti girare indisturbati privi di mascherine e di dispositivi di protezione individuale, contravvenendo la regola sulla distanza minima, ammassandosi sui marciapiedi, bivaccando nei parchi e nelle strade. Stessa cosa accade per nomadi dediti ad attività di accattonaggio e rovistaggio e a barboni ammassati sotto le pensiline delle stazioni. Vere e proprie bombe per il deflagrare dell’infezione. Non si tratta di fatti isolati ma di episodi che si verificano quotidianamente, confermati dalle Forze dell’Ordine. Dai dati forniti dagli agenti, un’alta percentuale di fermi effettuati sono di persone uscite senza motivo dagli Sprar e dai Centri d’accoglienza, mentre gli sbarchi di immigrati clandestini, in questo contesto di pericolosità epidemiologica, conosce una nuova impennata, rischiando di vanificare ogni sforzo di chi rinuncia alla propria libertà di circolazione. Diversa la condizione dei senza fissa dimora, che andrebbero protetti con un ricovero temporaneo in strutture idonee, anche ex caserme abbandonate, dove possano comunque passeggiare all’aria aperta o stazionare sotto i portici senza prendere rischi così elevati e continuare a ricevere il prezioso sostegno della Croce e delle associazioni di volontariato”.
Rampelli, che ha inviato un’interrogazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri dell’Interno e della Salute Luciana Lamorgese e Roberto Speranza, chiede “quali urgenti iniziative intendano adottare; quanti sono gli ospiti dei servizi di protezione richiedenti asilo e rifugiati fermati per il mancato rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza Covid-19.
Informazioni indispensabili per sapere se chi gestisce l’accoglienza a questi soggetti sta adottando le regole che tutta Italia si è data per contrastare la pandemia”.