Interrogazione al ministro Maurizio Lupi “Ci auguriamo che il ministro Lupi voglia dedicare la massima attenzione a sventare l’ipotesi che la Costa Crociere possa delocalizzare alcuni dipartimenti in Germania.
Sono a rischio una punta di eccellenza del settore nautico italiano, e – soprattutto- il lavoro di 160 persone, e l’indotto di 700 fornitori che collaborano con la società. Si tratta di un patrimonio aziendale e umano che l’Italia deve salvaguardare attivando tutti i possibili confronti con la proprietà e le organizzazioni sindacali”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli che ha inviato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
RAMPELLI. Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Per sapere – premesso che:
Costa Crociere è da sempre una delle realtà economicamente più importanti per Genova e la Liguria;
la società ha puntato da anni su stile ed eleganza italiani per proporre le sue crociere nel mondo, come si evince anche dalla sua ultima campagna pubblicitaria;
anche la sua controllata tedesca «AIDA cruise» ha navi battenti bandiera italiana;
la prevista cessione di quattro dipartimenti ad una nuova società dello stesso gruppo Carnival prevede come nuova sede unica per i dipartimenti tecnici la Germania, con un ovvio ridimensionamento della sede genovese, e con centosessanta lavoratori a rischio trasferimento o licenziamento;
i fornitori italiani che lavorano per questi quattro dipartimenti sono quasi settecento, in massima parte liguri, esterni a Costa, per una spesa annua di oltre cento milioni di euro annui, e con lo spostamento in Germania vedrebbero a forte rischio il mantenimento degli appalti, con ulteriori ricadute negative in termini occupazionali in una regione che già incontra grandi difficoltà nello sforzo di superare l’attuale congiuntura economica -:
in che modo intenda intervenire per garantire il mantenimento in Italia di questi importanti settori operativi.
RAMPELLI