…STIME SPESA PUBBLICA. “La spesa pubblica delle Regioni nel 2013 è aumentata a 256 miliardi di euro, con un incremento di 50 miliardi dal 2011 al 2013.
Il cancro da abbattere è proprio in questo deforme federalismo all’italiana che ha svuotato le casse dello Stato, creato dal Titolo Quinto modificato dal centrosinistra. Con l’abominio di riforma che sta realizzando Renzi-sbagliare è umano ma perseverare è diabolico- le Regioni avranno ancora più potere decisionale tanto da diventare la vera cabina di regia che guiderà gli stanziamenti del Governo destinati agli enti territoriali. Se fino a oggi abbiamo avuto la conferenza delle Regioni e la conferenza unificata come luogo dove si potevano risolvere le controversie di politica economica tra Stato e autonomie territoriali, con un Senato delle Autonomie non solo aumenterà la litigiosità tra Governo, Camera e Senato, ma i presidenti delle Regioni potranno porre i veti sulle leggi di stabilità e su tutte le leggi che prevedono trasferimenti alle amministrazioni decentrate: sanità, trasporti, servizi sociali, formazione, turismo e sulle leggi europee. La riforma entra a pieno titolo in questa querelle tra Cottarelli e Renzi. Non c’entrano le simpatie o le antipatie dell’uno verso l’altro. Renzi è un imbonitore che punta al consenso politico e popolare, Cottarelli è un tecnico i cui titoli parlano da soli. E se lui, che non ha bisogno di consenso politico e popolare, dice che i tagli della spesa pubblica servono per alimentare nuova spesa pubblica l’Italia rischia il default entro breve. Per questo Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale chiede un’audizione in commissione Bilancio del commissario. Nella speranza che un ‘incidente probatorio’ anche in differita con il ministro Padoan, in aula per un’informativa mercoledì, consenta una lettura trasparente di quello che accadrà all’Italia”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli. Roma 1 agosto 2014