“Il governo tuteli il comparto pesca che non solo ha subito gli effetti dell’emergenza pandemica, ma risulta fortemente penalizzato dagli ultimi interventi dell’Unione Europea. A seguito dell’entrata in vigore del Regolamento Europeo n.2019/1022, infatti, e con la non chiara situazione creatasi con il Regolamento n. 2021/90, per l’intera Flotta Peschereccia italiana si registrerà una riduzione di attività nel 2021 che oscillerà tra le 20 e le 39 giornate di pesca, un danno stimabile in circa 2.500 euro giornaliere ad imbarcazione, senza considerare l’effetto domino sulla cantieristica e sulla filiera ittica. Fratelli d’Italia, nel considerare condivisibile la necessità di perseguire politiche europee mirate alla salvaguardia degli ecosistemi marini e della nursery dei nostri mari, vuole sottolineare però la considerevole crescita delle importazioni da paesi terzi di prodotti ittici (da 3,5 miliardi del 2009 a quasi 6 miliardi nel 2017, + 59%), dati che indicano la profonda sofferenza del comparto già prima della pandemia”.
Così in una nota i deputati di Fratelli d’Italia Emanuele Prisco e Lucia Albano annunciando una interrogazione al ministro delle Politiche agricole, per promuovere un’azione di raccordo con le istituzioni Europee per programmare interventi mirati finalizzati alla sopravvivenza del settore.