“Sono davvero contento. Anzi commosso, direi”. Così il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia accoglie il via libera della Camera dei deputati al suo ordine del giorno che ha riconosciuto il diritto all’indennizzo da contagio covid 19 a una serie di medici finora esclusi “per esempio – spiega Rampelli – guardie mediche, medici di base, specialisti ambulatoriali, medici anche ospedalieri pensionati, quelli tornati in trincea per chiare ragioni umanitarie, per altruismo compassionevole, per amore verso la comunità, che si siano contagiati e talvolta ci abbiano rimesso la vita”.
“Ricordo che – ha aggiunto – nella prima fase della pandemia la situazione era davvero drammatica, non c’erano i dispositivi di protezione individuale, abbiamo visto immagini di medici e infermieri che si proteggevano con i sacchi dell’immondizia, una situazione veramente paradossale, una guerra. Tant’è che molti presidenti di ordini dei medici in diverse parti d’Italia tale l’hanno definita, auspicando un intervento da parte dello Stato per indennizzare appunto anche i medici e il personale sanitario non dipendente dal Servizio sanitario nazionale che avessero contratto il virus e fossero deceduti. Quindi, indennizzi necessari e indispensabili”.
“Si tratta di qualche milione di euro, non di miliardi – ha concluso – La disponibilità del governo e della maggioranza rende concreta l’indispensabile necessità di intervenire a sostegno di questi casi, perché non si può celebrare retoricamente l’eroismo di medici e infermieri e poi negargli l’indennizzo quando si ammalano in servizio”.