A dirlo è il senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Zaffini, capogruppo in Commissione Sanità nel corso dell’audizione del ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Peraltro, continua il senatore di FdI, che l’Italia stia affrontando in maniera inadeguata questa pandemia lo dimostra il fatto, confermato in audizione dal ministro, che gli unici protocolli di cura domiciliari risalgono al 30 novembre, ancora legati alla vigile attesa con Tachipirina che alla fine si è dimostrata sbagliata e pericolosa andando ad intasare ospedali e terapie intensive. E stessa inadeguatezza registriamo sui tamponi, perchè 350mila, dopo un anno e oltre, sono ancora pochi e soprattutto impiegati male visto che ancora non si concentrano gli sforzi per individuare i presintomatici e gli asintomatici. Infatti, se non si individuano prima questi soggetti nessun controllo e tracciamento può funzionare, come purtroppo gli eventi confermano”.
“Inoltre, il ministro Speranza non chiarisce e tace alla domanda se esistano clausole liberatorie di malleva giudiziaria sottoscritte con i fornitori dei vaccini, e si dichiara semplicemente invece ‘favorevole’ rispetto alla necessità di ‘scudare’ i vaccinatori già oggetto di iniziative giudiziarie, cosa che invece sarebbe il caso di prevedere subito proprio alla luce di quanto sta accadendo”, conclude il senatore Zaffini.