Ieri ho sentito Grillo dire che i suoi futuri 100 parlamentari proporranno una verifica patrimoniale su tutti gli ex parlamentari ed in caso si evidenzino ingiustificati arricchimenti proporranno il sequestro dei beni. Io sono favorevole, totalmente favorevole e sosterrò l’iniziativa dentro e fuori il parlamento.
Lo farò innanzitutto perché voglio questa certificazione pubblica per me. Con due postille. La prima è estendere l’analisi ai leader dei vari partiti, anche se non si candidano. Quindi lui compreso. La seconda, su cui mi interessa una sua risposta è: nell’ipotesi si trovassero casi nei quali il patrimonio ed il reddito negli anni di politica risultino invece drasticamente diminuiti cosa propone? Un’onorificenza? Una pacca sulla spalla dal Presidente della Repubblica? Oppure un’attestazione pubblica di incapacità di intendere e di volere? La restituzione della differenza? Sottoscrivo la sua proposta perché vorrei poter sbattergli in faccia la verità che ci sono ancora persone che lo fanno perché ci credono e pensano sia un dovere servire onestamente la propria nazione. Intanto vorrei confrontare l’evoluzione del mio patrimonio e del mio reddito con il suo negli anni di impegno politico. Stessa cosa vorrei fare con Casini, Fini, Monti, Berlusconi, Maroni, D’Alema, Di Pietro. Quando vuole, pubblicamente, sono pronto. E se non ha tempo di raggiungermi lui in un luogo definito posso annullare i miei impegni e raggiungerlo su una delle sue piazze. Io posso dirlo e farlo. Lui? Qualcuno glielo chieda.
E’ quanto dichiara Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d’Italia