“Il governo sulle infrastrutture non ha alcuna strategia. Il Tav è stato derubricato a opera complementare perché secondo l’esecutivo grillo-leghista può essere coerente con le infrastrutture esistenti: ciò significa che anche in materia infrastrutturale ha vinto la politica del M5S che obbliga a ragionare in termini di integrazione e razionalizzazione della rete esistente”.
Lo dichiara Alessio Butti, deputato e responsabile TLC di Fratelli d’Italia.
“E così addio al futuro infrastrutturale, alla competitività e all’occupazione. Questo Def poi, coltiva il paradosso della citazione e in qualche caso ha riferimenti normativi ancora da scrivere, in altri casi ancora da pubblicare in Gazzetta Ufficiale: hanno così inventato il Decreto in due tempi, come in una partita di calcio e quindi noi dovremo invocare il ricorso al Var perché questo Def è un fallaccio da dietro commesso ai danni dei cittadini italiani. Sulla blockchain incombe l’oscurità: vogliamo sapere se sarà pubblica o privata dal momento che grandi imprese nelle telecomunicazioni stanno operando come fosse privata, attratti dai dati degli utenti che sono la ricchezza del futuro. Per questo Fratelli d’Italia chiede che tutto l’extra budget dell’ultima asta venga investito nel mondo delle telecomunicazioni e con quali risorse garantirete la sicurezza digitale. Chiediamo inoltre di parlamentarizzare il dibattito sulla rete unica che Fdi vorrebbe italiana e saldamente in mano pubblica: è una risorsa troppo importante e strategica per essere lasciata alla discussione di una ristretta oligarchia che si ritrova chissà dove col ministro Di Maio. La nazione non può tollerare ancora l’incompetenza in materia economica del governo e l’incapacità di offrire strategie a medio e lungo termine”.