“Quanto sta accadendo post mortem alla povera Desirèe è quasi peggio di quanto le è accaduto in vita. Ora non so se i magistrati abbiano margini così ampi di interpretazione della legge o se la legge sia sbagliata. Un fatto è certo: bisogna normativamente rendere impossibile che decada l’accusa di stupro di gruppo se la violenza avviene in quelle modalità: che quel branco l’abbia violata in gruppo o alternativamente e singolarmente non può esservi differenza visto che la vittima è stata sottoposta a una serie continuativa e perdurante di violenza da parte di diversi carnefici convenuti in quella spazio della tortura proprio per stuprare la ragazzina. Alla luce di questa serie di ‘interpretazioni’ che sgomentano, credo sia del tutto evidente l’urgenza di modificare il codice penale e non lasciare più alcuno spazio all’interpretazione”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.