“Fratelli d’Italia non ha mai chiuso la porta in faccia a nessuno, né si ritiene autosufficiente. Coloro i quali, totalizzando percentuali elettorali simili o inferiori alla nostra, tenessero atteggiamenti di chiusura verso altre forze politiche culturalmente compatibili sarebbero poco intelligenti, così come lo sono stati taluni che lo hanno fatto finora. Tuttavia è opportuno ribadire che se la destra italiana si è dispersa in mille rivoli è stato per un complesso di responsabilità che non possono essere sottaciute. Siamo pronti, da domattina, a collaborare con chiunque abbia i nostri stessi obiettivi politici, cioè si dichiarasse apertamente all’opposizione del governo neocentrista e para-tecnocratico guidato da Enrico Letta, condivida i nostri stessi orizzonti culturali rappresentati dal consolidamento di un centrodestra di stampo europeo nel quale sappiano convivere e dare vita a nuove sintesi il filone conservatore, quello liberalcattolico, quello riformista, quello identitario, in un’alleanza solida contro il relativismo e il materialismo, sia socialcomunista che iperliberista. Non siamo disponibili a ‘operazioni nostalgia’ tese a rifondare associazioni ‘combattenti e reduci’, e sappiamo bene che nessuno dei protagonisti del dibattito a destra delle ultime settimane ha questo obiettivo, ma prontissimi a mettere a sistema il nostro patrimonio di valori facendolo fiorire tra le generazioni, da quelle degli scorsi decenni a quelle cui oggi spetta il compito e la responsabilità di tracciare i nuovi orizzonti dello scenario futuro. Affidarsi alla pratica della riesumazione non è detto che porti bene, perché uno dei punti fermi della politica moderna è che ciò che non si trasforma è destinato a perire”.
È quanto dichiara il deputato e cofondatore di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli.
Roma, 16 maggio 2013