Sono passati 10 anni dalla dipartita del fondatore del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo e Padre del Voto degli Italiani all’estero, Mirko Tremaglia, e la sua mancanza nel mondo politico istituzionale, nella Rappresentanza e dell’Associazionismo si sente oggi più di prima.
Il Segretario Generale Roberto Menia evidenzia che 10 anni dopo il Bersagliere Tremaglia e’ sempre vivo nel nostro cuore ed evidenzia le parole di suo figlio Marzio ex Assessore alla Cultura della Regione Lombardia: ‘Mio Padre è partito per la guerra e non e’ mai tornato’. Mi auguro che le future generazioni possano ispirarsi al lascito di Tremaglia e costruire visioni e percorsi caratterizzati dalla difesa dell’italianità e di quel grande patrimonio che prende il nome di italiani all’estero”.
“Sono molto onorato di essere stato fino all’ultimo istante a fianco di Mirko Tremaglia, – aggiunge Vincenzo Arcobelli, Presidente Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo – non potrò mai dimenticare le sue ultime parole 48 ore prima della sua partenza verso la casa del Padre. Personalmente e per conto di tutti i delegati, gli iscritti e simpatizzanti del CTIM lo voglio ricordare mantenendo viva la sua opera. Ovvero iniziative come l’elaborazione dei diritti dei lavoratori italiani nel mondo, la predisposizione delle proposte di legge costituenti il pacchetto emigrazione, l’Aire, la giornata dell’8 agosto dedicata al sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo, convegni, conferenze dedicate agli Italiani di oltre confine. Ed ancora l’accoglienza di Mirko durante l’iniziativa dei treni tricolori alla stazione Tiburtina di Roma, favorendo il rientro in Italia per poter votare degli emigrati in Europa. Quel commovente sventolio di tricolori da ogni finestrino, simbolicamente dovrà dare la forza a tutti noi di continuare quel cammino comune nel solco del tuo insegnamento”.