“Questa non sarà una proposta di legge tra le più mediatiche ma è senz’altro una di quelle che ha più sostanza perché ha il merito di introdurre nuove misure idonee volte a tutelare i lavoratori del settore pubblico che sempre più spesso rimangono vittime di aggressioni fisiche o verbali”.
Così Walter Rizzetto, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo FDI in commissione Lavoro presentando la proposta di legge sulla tutela dei dipendenti pubblici.
“Vorremmo – ha aggiunto Rizzetto – che queste aggressioni venissero trattate come una malattia professionale. Per questo motivo, oltre alla tutela legale ed economica prevista dalla nostra proposta di legge, riteniamo corretto che non venga decurtato il salario accessorio a chi rimane vittima dell’aggressione”. “Speriamo – ha aggiunto il capogruppo di FDI in commissione Finanze Marco Osnato – che questa pdl venga condivisa da tutte le forze politiche. Noi l’abbiamo già presentata e ora aspettiamo che venga assegnata alla commissione competente che immaginiamo possa essere la commissione Lavoro”. “Nella sola provincia di Como, – ha spiegato Daniele Ballabio, segretario regionale UIL-FPL Milano e Lombardia – nei primi 6 mesi del 2018, sono state ben 165 le aggressioni a dipendenti pubblici, la maggior parte delle quali avvenute ai danni del personale di Pronto soccorso. Secondo un dossier dell’Associazione Nazionale Assistenti Sociali inoltre, circa il 15% degli assistenti sociali ha subito aggressioni durante le loro prestazioni”. “Ringraziamo Fratelli d’Italia – ha concluso Angelo Garofalo, segretario nazionale UIL-FPL – per la forte sensibilità dimostrata. Questa è una proposta di legge che auspichiamo possa essere apprezzata da tutti i partiti perché vuole veramente dare una tutela giuridica ai lavoratori pubblici”.