“L’articolo 66 del DL 77/2021 prevedeva alcune misure in favore delle persone con disabilità e in particolare per l’utilizzo della disability card, un progetto di sicuro interesse al quale INPS lavora da tempo ma che ha riscontrato non poche difficoltà attuative. Il testo originale della norma proposta dal Governo nel decreto legge prevedeva di consentire l’accesso ai dati della persona con disabilità detenuti dall’INPS ai “soggetti erogatori di beni o servizi in favore delle persone con disabilità”. Chiaramente la norma con quel “soggetti” era troppo generica e, a nostro avviso, si sarebbe potuta prestare ad accessi illegittimi di qualunque soggetto si fosse dichiarato fornitore di detti beni e servizi per le disabilità. Il nostro emendamento dunque, al fine di tutelare al massimo le persone con disabilità, delimita il perimetro dei “soggetti” individuando nelle Pubbliche Amministrazioni, negli enti territoriali e nelle associazioni di tutela delle persone con disabilità maggiormente rappresentative e capillarmente diffuse a livello territoriale, coloro che possono avere accesso ai dati dell’INPS e solo su richiesta dell’interessato. Insomma, la tutela delle persone con disabilità passa anche dalla protezione dei loro dati sensibili. Quindi bene hanno fatto le Commissioni I e VIII della Camera ad approvare il nostro emendamento di modifica al testo, perché in caso contrario si sarebbe prodotta una norma di legge vaga con il rischio di un utilizzo non controllato dei dati sensibili delle persone con disabilità.”
É quanto dichiarano in una nota i deputati Rachele Silvestri e Massimiliano De Toma di Fratelli d’Italia.