“Uno dei pericoli del Dl Dignità è quello di generare una confusione sia tra gli imprenditori che tra gli stessi lavoratori. Per questo chiediamo al governo di dare tempo almeno fino a dicembre di quest’anno alle imprese e a tutti i datori di lavoro per recepire le nuove norme sul lavoro previste nel decreto”.
“L’emendamento presentato da Fratelli d’Italia – prosegue Rizzetto – che chiedeva di spostare la data di recepimento al primo gennaio 2019, è stato modificato dal governo che ha avanzato l’ipotesi del 30 settembre 2018 per l’entrata in vigore delle nuove disposizioni: riteniamo che questa sia una data comunque insufficiente per le imprese. La nostra richiesta, dunque, è quella di slittare almeno fino a dicembre 2018 certi che questo accordo potrà solo portare benefici per il prosieguo dei lavori in termini di tempistiche”.