“Sulla scuola siamo nel buio totale. La ministra Azzolina non è riuscita neppure questa volta a dare un’impronta all’ennesimo decreto legge. In una delle bozze del decreto rilancio, all’articolo 224, si stanziano 65 milioni per le scuole private e paritarie. Facendo una elementare divisione, l’importo suddiviso per bambino (in tutto sono 866mila gli alunni iscritti a queste scuole) emerge che ogni istituto prenderà 75 euro cifra dalla quale si dovrà stralciare la parte relativa ai lavoratori (circa 100mila) e i costi di mantenimento delle strutture, circa 13mila. Un trattamento che grida vendetta e del quale il Movimento 5 stelle, Pd, Iv e Leu dovranno presto assumersi la responsabilità politica e morale di fronte ai gestori e alle famiglie. Il sistema scolastico italiano si fonda sulla sussidiarietà tra pubblico e privato, il Governo non può non tenere conto delle risorse necessarie per mantenerlo in vita complessivamente, senza generare una devastante morìa di queste attività tali da rischiare a settembre il collasso della scuola pubblica statale e invalicabili problemi per le famiglie con figli nella fascia d’età 0-6 anni”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.