“Questo è un decreto che dimostra, tra i tanti, che questo è il governo del fare, soprattutto rivolgendo il suo sguardo al mondo degli alunni con disabilità. Sono tanti gli interventi per una scuola inclusiva e per gli studenti affetti da disabilità, numero che purtroppo cresce. In questo ultimo decennio non è stato fatto praticamente nulla dai precedenti governi, solo chiacchiere inconsistenti, e per questo voglio ringraziare il ministro Valditara che da subito ha capito l’importanza di dover intervenire in questo ambito. Sono 136mila gli studenti che corrono il rischio di non essere seguiti da docenti di sostegno specializzati e con questo decreto si provvede al potenziamento di percorsi di formazione con una nuova offerta studiata a tale scopo. Con questo decreto, infine, si rafforza il rapporto di collaborazione tra scuola e famiglia, tutti motivi che fanno sì che il gruppo di Fratelli d’Italia voti a favore di questa normativa”. Lo dichiara in aula la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, vice responsabile nazionale del dipartimento Istruzione di FdI.
“Con soddisfazione possiamo affermare che da vent’anni non veniva approvato un decreto sullo sport, dunque noi con il dl Sport mettiamo mano a un settore che questo governo individua come una priorità. Si affrontano problematiche di rilievo e in tempi stretti con interventi che rappresentano i primi pezzi di un mosaico di una riforma complessiva, quella sul calcio, che stiamo ultimando in settima commissione del Senato. L’intervento complessivo sarà presto ultimato e sono necessarie norme a favore dei vivai, che incoraggino l’utilizzo dei giovani italiani nelle prime squadre, misure che sostengono il rinnovamento degli impianti sportivi e i valori etici nella gestione dei club. Il settore calcio non è solo sportivo, è anche un asset industriale importante giacché produce 11 miliardi, dà allo Stato 1,6 miliardi di contribuzione e dà lavoro a 120mila persone.
In questo provvedimento si inseriscono, fra le altre, alcune misure fiscali correttive in merito alla riforma del lavoro sportivo, senza le quali le società dilettantistiche di base perderebbero migliaia di volontari socialmente indispensabili per il settore; l’individuazione di un’autorità indipendente, composta da profili di altissima professionalità, che certifichi la regolarità economica e finanziaria delle società di calcio; l’affermazione del principio necessario a garantire una maggiore rappresentatività delle squadre di serie A che, grazie al vincolo di mutualità riconosce a tutto il sistema ogni anno ben 110 milioni di euro anche alle categorie inferiori, contribuendo a distribuire ricchezza e sostenere tutto lo sport”, afferma il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi, relatore del dl Sport.
“Con il decreto sport segniamo un altro punto nella grande sfida che ci vede impegnati nel rendere ancor di più lo sport una locomotiva economica per il Paese e per l’indotto che ne deriva. Fuor di dubbio, il calcio rappresenta un settore trainante per l’economia sportiva e non solo del Paese, e su questo ormai siamo ad uno storico punto di svolta nel riformare un settore così importante. Ma è altrettanto fuori di dubbio che sarà tutto lo sport italiano a beneficiare di una riforma visionaria, oltre che strutturale e di indirizzo, che pone al centro l’impiantistica, la tutela dei lavoratori del comparto, la rappresentatività e la crescita. Del resto abbiamo improntato tutta la nostra azione di governo sull’obiettivo pervicace di una crescita sostanziale e sostenibile, ma soprattutto duratura e capace di essere un modello. E lo sport che per sua natura è fatto di modelli di lealtà e di sportività da imitare, è il campo su cui questa sfida vedrà un’altra grande vittoria per i cittadini tutti”, conclude in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.