“Manca la serena obiettività della Giunta per affrontare con trasparenza la vicenda del buco dell’Asl di Siena, secondo fonti giornalistiche di circa 50 milioni perché è coinvolta direttamente la Dott.ssa Laura Benedetto oggi moglie del Presidente Enrico Rossi”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia), in seguito alla risposta all’interrogazione presentata in Aula, firmata anche dal collega di gruppo Paolo Marcheschi e dalla consigliera Marina Staccioli (Gruppo Misto).
“La Giunta – prosegue Donzelli – insiste nel negare il buco di bliancio, conferma al momento solo il disavanzo di 10 milioni ed è costretta ad ammettere le irregolarità contabili. Ci permettiamo però di dubitare della sincerità della risposta”.
“Sul dirigente Grazioso, ritenuto responsabile delle incongruenze nei bilanci e licenziato dall’Asl per gravissima violazione degli obblighi di diligenza e fedeltà, sono stati confermati i nostri peggiori dubbi: Grazioso è stato assunto ai vertici della struttura economica e finanziaria dell’Asl 7 per chiamata diretta, dopo che era stato annullato il concorso indetto per ricoprire il ruolo. Una nomina ufficializzata in modo addirittura retroattiva, a maggio 2011, quando Grazioso era stato assunto cinque mesi prima”. “Direttore generale dell’Asl senese che procedeva con questi dubbi criteri all’assunzione di Grazioso era proprio la Dott.ssa Benedetto oggi in Rossi”. “Va inoltre ricordato – continua il consigliere – che lo stesso Grazioso aveva precedentemente lavorato per la KPMG come certificatore esterno nel bilancio della Asl di Massa negli anni della voragine. A questo dobbiamo aggiungere che, durante la folgorante carriera a chiamata di Grazioso interna alla Asl 7, veniva indetta la gara per la revisione contabile e partecipavano sia la KPMG che la PWC. A punti vinceva la PWC, ma dopo una rivisitazione dei giustificativi l’appalto finiva proprio agli ex-datori di lavoro di Grazioso”.
“Poca chiarezza e molti conflitti di interesse, la situazione è peggiore del previsto. Abbiamo anche poco chiaro perchè nonostante la segnalazione dei revisori dei conti di anomalie nel comportamento del Dott. Marco Magrini, i rapporti dell’Asl nei suoi confronti restano immutati”. “I bilanci delle Asl toscane appaiono sempre più come il groviera – conclude Donzelli – e nel frattempo si tagliano i servizi e si mantiene l’insopportabile balzello dei dieci euro per gli esami diagnostici a prescindere dalla gravità della malattia e dalle facoltà economiche del malato”.