“Mi sento di dire che lo Stato, su questo tema, prim’ancora di proporre la soluzione dell’utero in affitto dovrebbe innanzitutto prendersi cura di far nascere dei bambini – visto che il problema della natalità in Italia sta diventando sempre più emergenziale – e allo stesso tempo rendere accessibili tutte le procedure di adozione. Sottolineo infatti che sono sempre minori le domande relative alle adozioni, circa il 60% in meno rispetto agli ultimi 6 anni, e ciò a causa di molteplici fattori. Certamente per via dei costi diventati inaccessibili – almeno 60 mila euro – e della tempistica molto lunga, almeno 3 anni se si tratta di adozione internazionale, a cui si aggiunge il fatto che sono venuti a mancare anche efficaci rapporti bilaterali con quegli stati che, purtroppo, hanno molti bambini in attesa da troppo tempo di avere una famiglia.
Su questo tema, infatti, c’è stato un assoluto disinteresse da parte del Governo, la Commissione Adozioni Internazionali si è riunita una volta in tre anni metre avrebbe dovuto farlo una volta al mese. Dati molto preoccupanti che confermano l’assoluta mancanza da parte del Governo di attenzione alle necessità dei bambini e di saper riconoscere i veri bisogni dei cittadini. L’utero in affitto? Uno Stato che si occupa davvero dei bisogni dei cittadini dovrebbe avere a cuore, semmai, il diritto dei bambini ad avere dei genitori. Da Fratelli d’Italia ci sarà un impegno concreto per restituire fiducia alle coppie che vogliono adottare, tra cui la possibilità di prevedere un bonus per ogni famiglia adottiva”.
È quanto dichiara in una nota Maria Teresa Bellucci, candidata di Fratelli d’Italia alla Camera.