“Ieri a Livorno con Giorgia Meloni siamo stati aggrediti dai centri sociali che ci hanno impedito di passeggiare per la città e incontrare residenti e commercianti: siamo stati insultati, ci hanno sputato e hanno colpito un giovane universitario che era con noi. In tutto questo Enrico Rossi e Filippo Nogarin, massimi rappresentanti istituzionali della Regione e del Comune in cui accadono questi fatti, non hanno detto una sola parola di condanna. E’ inaccettabile che nella civile e nonviolenta Toscana governino amministratori che, sperando in qualche voto alle elezioni, strizzano l’occhio a quelli che rappresentano l’antitesi della democrazia e vogliono impedirci di fare campagna elettorale”. Così il capolista alla Camera di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli a commento dei fatti accaduti ieri a Livorno per la visita di Giorgia Meloni.
“Il governatore Rossi non perde occasione di definire ‘fascisti’ quelli che non la pensano come lui, un aspirante despota che incita all’odio nei confronti degli avversari politici – aggiunge – è una vergogna che né lui né il sindaco della città abbiano condannato l’aggressione ad un leader di un partito. Evidentemente ai ‘campioni’ della sinistra piace difendere la violenza contro le donne soltanto quando le donne la pensano come loro – conclude Donzelli – non ci si può sentire democratici se ogni giorno non si fa altro che calpestare i diritti più elementari sanciti dalla Costituzione per mettere fuori gioco chi non la pensa come te”.