…DI ECCELLENZA ITALIANA. “L’aeronautica italiana, sin dai tempi della sua fondazione con Italo Balbo, è una punta di eccellenza tecnologica dell’Italia a livello mondiale.
Ragioni economiche e di sicurezza nazionale impongono il mantenimento e il rafforzamento degli F35. E’ vero che l’Italia non usa la guerra come strumento offensivo, seguendo il principio espresso nella Costituzione, ma è altrettanto vero che la Costituzione prevede la difesa. E in una fase di recrudescenza del terrorismo internazionale di matrice islamica, dobbiamo essere in grado di difenderci. Uscire dalla produzione di F35 significherebbe inoltre costringere centinaia e centinaia di nostri ingegneri e operai altamente specializzati ad abbondare l’Italia e aziende a chiudere con un impoverimento generale per tutto il Paese”. È quanto ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Edmondo Cirielli, durante la discussione delle mozioni sugli F35 esprimendo contrarietà alle mozioni che prevedono l’azzeramento o il ridimensionamento del programma.
Per il deputato Gaetano Nastri “l’Italia è partner del progetto per la realizzazione e l’adozione degli F-35. Quello di cui parliamo non è il semplice accordo commerciale. È qualcosa di più, è un grande disegno strategico che per la prima volta non si limita ad armonizzare i sistemi di arma realizzati separatamente dai Paesi membri del progetto, ma sancisce, anche simbolicamente, con l’adozione di sistemi unificati, l’unità dell’Alleanza. Un interesse soprattutto di tipo strategico legato all’interesse nazionale”.
“Per gli aspetti economici per il nostro Paese- ha aggiunto Nastri- il programma prevede, fra l’altro, la realizzazione presso l’aeroporto di Cameri, in provincia di Novara, di una linea di assemblaggio finale e di verifica per gli F-35 destinati ai Paesi europei. Questa azione appare irrinunciabile nell’attuale scacchiere internazionale nel quale la crescente instabilità e i fuochi rivoluzionari in numerose aree dell’Africa e del Medio Oriente richiedono all’Europa di assumere responsabilità e autonomia crescenti per la struttura internazionale”.
“Dal punto di vista occupazionale – ha osservato il deputato di Fdi-An – il sito di Cameri rappresenta posti di lavoro per centinaia di giovani ingegneri coinvolti nella fase di studio, progettazione e realizzazione degli F-35. L’attività di assemblaggio e controllo creerà altri millecinquecento posti di lavoro, una realtà importante per l’economia del territorio, che genererà a cascata un indotto locale calcolato in circa 10 mila posti di lavoro”.
“Si tratta dunque- ha concluso Nastri- di un’importante occasione di sviluppo non solo per Novara ma per tutto il Piemonte e per l’industria del settore italiano dell’alta tecnologia nel suo complesso”.