Da Governo 500 uomini in task force ma regna confusione
“La Fase 2 dell’emergenza sanitaria ha visto esplodere un conflitto Stato-Regioni sulla tempistica delle riaperture delle attività produttive, con l’adozione, da parte di alcune Regioni, di ordinanze in conflitto con le disposizioni statali. Le richieste del Ministro Boccia al Presidente della Conferenza delle Regioni hanno certificato che tutte le attività produttive ad oggi riaperte hanno operato e stanno operando in assenza di specifici protocolli per la sicurezza dei lavoratori che Comitato Tecnico Scientifico e INAIL dovrebbero individuare con apposite linee guida e che ad oggi non esistono. Il governo, inoltre, ha istituito diverse task force impiegando circa 500 uomini con l’intento di dipanare i problemi relativi alle riaperture ma ad oggi, purtroppo, regna ancora molta confusione tanto che alcuni esercizi commerciali sono autorizzati ad aprire ed altri, che potrebbero garantire la stessa sicurezza restano incredibilmente chiusi. Chiediamo al ministro Boccia di fornire urgenti chiarimenti in merito alla tempistica di adozione dei protocolli di sicurezza e in capo a chi ricadono le responsabilità omissive relative alla mancata adozione degli stessi. Inoltre, vogliamo sapere se i titolari delle attività produttive che hanno già riaperto e di quelle che riapriranno nei prossimi giorni, sono consapevoli che i loro lavoratori stanno operando in assenza di specifici protocolli di sicurezza”.
Lo dichiarano Francesco Lollobrigida ed Emanuele Prisco, deputati di Fratelli d’Italia annunciando una interrogazione al ministro degli Affari regionali Boccia.