E’ stata approvata in calcio d’angolo la legge di Bilancio, giusto 24 ore prima dell’esercizio provvisorio di bilancio, colpa del mese di ritardo con cui è arrivata in Parlamento a causa del balletto della maggioranza sulle poltrone. Un ritardo che, unito all’ennesimo voto di fiducia, non ha consentito all’opposizione di discuterla. Alla base di questa legge di bilancio la stessa logica assistenzialista di tutti i decreti del 2020 emanati sotto l’egida della emergenza sanitaria. Al suo interno troviamo ancora una volta bonus e mancette che non servono a far ripartire l’economia e nessun provvedimento che metta al centro gli interessi degli italiani.
In assenza c’è il tema delle vaccinazioni degli italiani all’estero, che invece aveva sollevato Fratelli d’Italia con un emendamento presentato dal senatore Giovanbattista Fazzolari per: “incrementare il fondo destinato all’acquisto e alla distribuzione dei vaccini anti SARS-CoV-2 al fine di garantire, avvalendosi anche della nostra rete diplomatica e dei Comites, la possibilità di vaccinazione anche agli italiani all’estero residenti in Stati che non attiveranno un adeguato piano vaccinale. Penso, ad esempio, alle nostre comunità in Venezuela e in buona parte dell’America Latina, come quelli residenti in Africa e in molte altre zone del mondo nelle quali di certo non si avrà semplice accesso al vaccino”.
Purtroppo come fa notare lo stesso senatore di FdI “la fiducia posta sulla legge di Bilancio ha purtroppo fatto decadere tutti gli emendamenti presentati compresi molti di assoluto buonsenso”, tra cui appunto anche quello a firma Fazzolari. L’appello adesso al governo è “di non cestinare questa proposta di FdI e di farla propria con decreto legge per renderla immediatamente operativa. L’Italia che giustamente garantisce vaccinazioni e cure sanitarie a chiunque si trovi sul proprio territorio, immigrati clandestini compresi, non può abbandonare al loro destino gli italiani che vivono all’estero”.