La denuncia in un video su Facebook: la moglie del segretario Pd in corsia preferenziale. Torselli e Donzelli: “Perché questo privilegio?”
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“La moglie di Matteo Renzi, Agnese Landini, ha un pass che la autorizza a circolare con la sua auto personale in tutto il centro di Firenze: aree pedonali, corsie preferenziali e zone a traffico limitato. Come se non bastasse può parcheggiare gratuitamente in tutta la città. Perché il Comune di Firenze, grazie ad un’autorizzazione richiesta direttamente dal sindaco Dario Nardella, le consente tutto ciò? E’ un vero e proprio schiaffo ai semplici cittadini: pretendiamo delle spiegazioni”. E’ quanto denuncia in un video su Facebook Fratelli d’Italia con il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Torselli e il candidato alla Camera in Toscana Giovanni Donzelli. Nel filmato – in cui tra le altre cose si vede a Firenze l’auto di Agnese Landini parcheggiata negli spazi a pagamento di via Gioberti e transitare nella corsia preferenziale di lungarno Diaz, che porta verso il Ponte Vecchio – i due esponenti del partito di Giorgia Meloni mostrano i documenti che provano il fatto: visure e risposte ufficiali dell’amministrazione a interrogazioni e richieste di accesso agli atti.
Torselli e Donzelli si rivolgono così al segretario del Partito democratico Matteo Renzi, “perché sua moglie ha questo privilegio mentre i fiorentini non ce l’hanno?” e al sindaco Dario Nardella, “ci spieghi come mai lei ha chiesto che la moglie di Matteo Renzi abbia questo privilegio a Firenze”. La Società per i servizi alla strada di Firenze, che rilascia i contrassegni di accesso per i veicoli, nella sua risposta a Torselli specifica che il contrassegno è utilizzabile per il “transito corsie e aree pedonali, valido sosta spazi residenti ztl–zcs e blu promiscui”. Il permesso, valido fino al 2021, è stato rilasciato “su indicazione della segreteria del sindaco” per funzione “istituzionale-sicurezza” lo scorso 21 settembre 2017. “Questa vicenda – concludono i due esponenti di Fratelli d’Italia – mette in luce ancora una volta l’arroganza della sinistra al potere: i suoi esponenti fanno la morale e poi sottobanco concedono privilegi soltanto agli amici, calpestando i diritti di tutti gli altri”.