di Giorgia Meloni 10 febbraio 2013
Alla luce delle recenti polemiche scatenate da alcune mie dichiarazioni, sento di dover approfondire il mio pensiero per non essere fraintesa. No, non mi sono vergognata di stare nel Pdl, insieme a molte brave persone e soprattutto insieme a tanti militanti ed elettori che sognavano un partito di centrodestra serio e rispettabile. Mentre sì, mi sono vergognata di stare nello stesso partito di Franco Fiorito, come di tutti coloro che hanno fatto un uso smodato, personale e spesso illecito dei soldi pubblici. Mi sono vergognata di Nick o ‘mericano. Mi sono vergognata di Dell’Utri, condannato per mafia, e di Sciascia, condannato per corruzione. E poi ancora: di Papa e Milanese, di Razzi e Scilipoti, della Minetti e di tutte le starlette catapultate nelle Istituzioni pubbliche italiane, screditando la nostra democrazia.
Sono alcune delle ragioni per cui ho fondato Fratelli d’Italia rimanendo nel centrodestra. Perché voglio battere la sinistra, ma voglio farlo rappresentando un altro modo di fare politica rispetto al Pdl. Ora faccio io una domanda: come fanno tutti coloro che mi hanno attaccata in queste ore a non vergognarsi come me di quei compagni di viaggio di cui ho appena accennato una lista sommaria? Me lo spieghino, gentilmente, sono molto curiosa.
E già che ci sono mi spieghino anche perché dovrebbe essere meglio votare per il Pd piuttosto che per noi. I nostri elettori infatti non meritano una campagna di falsità tesa a dimostrare che ci sarebbero voti “utili” (quelli per il PdL) e voti “inutili” (quelli verso di noi) perché le persone più avvedute sanno che stiamo insieme e sarebbe giusto informare correttamente i cittadini, spiegando che possono al massimo essere giudicati a rischio dispersione i voti dati ai partiti che si sono rifiutati di fare alleanze.