«L’ad di Fiat Marchionne ha ragione quando dice che le condizioni nelle quali operano le imprese in Italia sono impossibili. Sono tanti i fattori che impediscono alle nostre aziende di produrre ricchezza:
una tassazione fiscale inaccettabile, una giustizia inefficiente, un rapporto malsano con il fisco, relazioni sindacali distorte e non rappresentative della reale situazione del mercato del lavoro e una Pubblica amministrazione oppressiva, che strangola le imprese con un carico insostenibile di norme e adempimenti burocratici. Detto questo, la Fiat è l’ultima realtà produttiva italiana che può permettersi di minacciare di abbandonare l’Italia. Prima di parlare, Marchionne dovrebbe tener ben presente i 100 miliardi di euro di finanziamenti diretti ed indiretti elargiti dallo Stato e incassati dalla Fiat in quasi 40 anni. Una somma mostruosa che l’azienda di Torino non può ignorare e che deve tenere molto in considerazione ogni qual volta è chiamata a decidere le proprie politiche industriali, anche nel rispetto di tutte quelle grandi e piccole aziende italiane che hanno retto il nostro sistema produttivo senza aver mai goduto di un aiuto dello Stato».
È quanto dichiara il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Roma, 31 luglio 2013