“Vista la delicatezza del tema, e dopo un approfondito confronto in seno al gruppo parlamentare, Fratelli d’Italia ha deciso di schierarsi per il no al disegno di legge sul fine vita. Sul testo esaminato in aula, sul quale la Camera ha preso ancora tempo, formuleremo le nostre proposte emendative. In primo luogo ci rifiutiamo di considerare come ‘trattamento sanitario’ la nutrizione e l’alimentazione artificiali. Per questo abbiamo proposto l’eliminazione della crudele possibilità che un paziente venga lasciato morire di fame e di sete. Abbiamo inoltre previsto che il parere del medico sia vincolante affinché si persegua fino alla fine la strada della tutela della vita laddove ci possa essere un miglioramento dichiarato dello stato di salute del paziente. Bisogna eliminare qualsiasi possibilità che, una volta approvata, la legge diventi un cavallo di Troia per pratiche come l’eutanasia e il suicidio assistito o che possa diventare addirittura un modo per eliminare esseri umani non autosufficienti, disabili gravi o persone afflitte da malattie degenerative, tanto per risolvere un problema sociale e assistenziale. Circostanza che, per come è sostenuto questo provvedimento non ci sentiamo di escludere… Potrebbe accadere esattamente quello che si sta manifestando per le unioni tra persone dello stesso: al principio tutti escludevano la possibilità di adozione o di filiazione indiretta, oggi sono diventati retrogradi quelli che la contrastano. In questo campo c’è il rischio di aprire strade senza sapere dove portano, un rischio che FDI AN non si sente di correre”.
È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.