“Ricordare il 10 febbraio. Lo dice la legge ma per le istituzioni una legge dello Stato può anche non essere rispettata. Cominciamo con la Camera dei Deputati: la presidente della Camera Laura Boldrini, dopo anni di eventi organizzati dallepresidenza precedenti ha completamente ‘bucato’ la commemorazione. A poco vale la sua partecipazione all’evento organizzato dal presidente del Senato.
Si rammenta alla presidente Boldrini che questo è il decennale di una legge la cui proposta partì proprio dalla Camera dei deputati. E quindi se proprio si voleva fare qualcosa in comune con il Senato si poteva realizzare qui a Montecitorio. Non è stato fatto, e abbiamo anche il sospetto delle ragioni. Come se non bastasse, ieri sera Rai 1 ha mandato in onda ‘Magazzino 18’ di Simone Cristicchi. Non in prima serata come sarebbe stato auspicabile ma in tarda serata con malcelato ma evidente desiderio di mortificare il valore simbolico della giornata del Ricordo. Sempre ieri il Gr1 ha mandato in onda un’intervista a una partigiana dell’Anpi sul significato del 10 febbraio. Un’intervista di una faziosità mistificatoria che neppure negli anni 50 sarebbe stata possibile realizzare. A tutto ciò si aggiunge la gravissima inefficienza del sistema burocratico scolastico: la circolare per commemorare nelle scuole la Giornata del Ricordo, partita il 7, è arrivata la mattina stessa del 10 impedendo l’organizzazione e lo svolgimento di momenti di riflessione e di confronto con i giovani così come previsto dalla legge. Si tratta di quattro evidentissime prove di smobilitazione istituzionale, di occultamento simbolico di una giornata che ricuce con la memoria nazionale la storia di italiani perseguitati, uccisi, infoibati dal regime comunista di Tito, italiani costretti ad abbandonare la loro terra per tornare in Italia ed essere accolti con gelida insofferenza da parte dei Governi di allora. Qualcuno dovrà rispondere di questi ritardi, dilazioni e disimpegni. Faremo un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Carrozza e in vigilanza Rai per avere chiarezza”. È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli, componente del commissione di Vigilanza Rai.
Roma, 11 febbraio 2014