“Nel 2010 il numero due del Forteto, Luigi Goffredi, varcò il Parlamento per raccontare le meraviglie del Forteto e del suo ‘innovativo’ sistema educativo. Dopo 15 anni il numero uno del Forteto, Rodolfo Fiesoli, si presenta in Parlamento, ma finalmente a rispondere alla Commissione d’inchiesta degli abusi commessi. Grazie al lavoro della Commissione parlamentare presieduta da Francesco Michelotti di Fratelli d’Italia, le istituzioni tornano dalla parte giusta: quella delle vittime e non più quella dei carnefici”. Lo scrive in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.
“Ci sono ancora tante verità da scoprire: – sottolinea – dal ruolo di magistrati, politici, sindacalisti e giornalisti compiacenti fino alle ingenti risorse economiche transitate. Nessuno potrà ridare la vita strappata a minori abusati, disabili umiliati e a donne schiavizzate, – conclude Donzelli – ma le istituzioni non saranno più complici e andranno fino in fondo per scoprire tutte le verità taciute di questa orribile vicenda”.
“Oggi per la prima volta siamo riusciti a portare ad un’udienza pubblica davanti ad un’autorità giudiziaria Rodolfo Fiesoli, il principale responsabile degli orrori del Forteto. Lo dovevamo alle tante vittime, centinaia di vite spezzate a cui dobbiamo verità e giustizia. Le dichiarazioni di Fiesoli lasciano più di un dubbio: la Commissione parlamentare continuerà a lavorare come sta facendo dall’avvio dei lavori per fare luce più forte possibile su una vicenda agghiacciante”, afferma in una nota il deputato e presidente della Commissione Forteto, Francesco Michelotti.
“Il lavoro della commissione Forteto non si fermerà, continueremo sempre più convintamente a portare avanti il nostro lavoro alla ricerca della verità e della giustizia, come fatto fin dall’insediamento. Andremo avanti, fino a quando non faremo luce su una vicenda a tutt’oggi e per troppo tempo oscura”, conclude in una nota il deputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Forteto Chiara La Porta.