“Fratelli d’Italia lancia le sue primarie” di Lorenzo Di Cicco, Il Messaggero, 11 aprile 2013. I militanti potranno votare via web o nei gazebo: dovranno decidere tra sostegno al sindaco o candidato di FdI. Ufficialmente si chiamano “primarie del centrodestra” ma ad organizzarle è solo Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa chiama a raccolta i propri elettori romani per decidere come comportarsi alle amministrative di fine maggio. Non sono esclusi strappi con Alemanno, visto le opzioni che i votanti troveranno sulla scheda saranno tre:
presentarsi in coalizione e sostenere il sindaco uscente; concorrere separatamente con una candidatura di Fratelli d’Italia oppure confluire su un nome che sia espressione della società civile.
E sul foglio che sarà consegnato ai partecipanti delle primarie c’è anche lo spazio per scrivere il nome di un candidato sindaco alternativo. Il pensiero corre subito a Giorgia Meloni.
«Lasciamo scegliere i nostri elettori. Giorgia sarebbe una buona candidata, ma non ha mai fatto prevalere i personalismi», taglia corto l’ex parlamentare Marco Marsilio, costituente regionale di Fdi. Il deputato Fabio Rampelli, che tiene le fila del partito a Roma, invece suggerisce l’idea di «un nome civico, che possa arrivare anche dal mondo del sindacato di area».
IL VOTO
Votazioni aperte da questa mattina sul portale del movimento, fratelli-italia.it, dove sarà possibile esprimere la propria preferenza attraverso un’e-mail valida («la possibilità di votazioni multiple dallo stesso computer è stata però bloccata», assicurano gli organizzatori). Da sabato invece sarà possibile votare anche nei gazebo allestiti in 37 piazze della città o nelle 19 sezioni del partito.
«Nessuno di noi vuole scimmiottare la sinistra», precisa Rampelli. «Le primarie a Roma le ha inventate Alleanza nazionale, quando per le provinciali del 1998 fece scegliere ai cittadini i propri candidato. Con l’attuale inquilino del Campidoglio il rapporto è interlocutorio.
«In questi anni ci sono stati momenti dialettici forti», ammette Rampelli, che aggiunge: «Anche per questo facciamo le primarie». Il rischio che le eventuali divisioni del centrodestra possano avvantaggiare Pd e 5 stelle nella corsa verso il ballottaggio non sembra però preoccupare i vertici di Fdi.
«Decideranno i nostri elettori. Siamo nati in polemica con il Pdl per dare vita ad un partito più aperto e su questa linea dobbiamo attestarci», spiega ancora Rampelli. Giorgia Meloni ieri non si è presentata per la conferenza di lancio delle consultazioni. Ma di lei si è parlato eccome. Così come del candidato civico Alfio Marchini. «Se l’opzione della società civile sarà la più votata e la nostra gente scriverà in massa sulle schede il nome di Marchini, allora ci porremo il problema di sostenerlo», dice ancora Marsilio, che però azzarda un pronostico di senso inverso: «È probabile che alla fine vinca la strada dell’unità del centrodestra».
Scarica l’articolo:
il messaggero_di cicco.pdf