“Gli impegni presi dal ministro della Cultura Bonisoli lasciano intravedere che si cambierà registro, ma non oggi. Spiace che i nuovi criteri improntati alla trasparenza e al pluralismo saranno applicati soltanto dal 2019, lasciando in una situazione drammatica compagnie storiche i cui progetti sono stati esaminati in soli due minuti. Quindi evidentemente seguendo indicazioni partigiane e non facendo il doveroso esame di merito.
Chiediamo ancora al ministro Bonisoli di rimodulare i fondi Fus o di destinare risorse aggiuntive per ripristinare criteri più equi, mettendo l’amministrazione al riparo
dai ricordi sul contestatissimo bando del 2018. Apprezziamo lo sforzo, ma si può avere più coraggio”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.