GAFFE DI FRANCESCHINI, ITALIA PENULTIMA SU FONDI CULTURA IN EUROPA”. “La realizzazione del primo G7 Cultura in Italia, ovviamente a Firenze perché ideato in pieno regime renziano, è comunque una buona notizia per la nostra Nazione. Ci chiediamo, però, come faccia il ministro Franceschini a non provare imbarazzo nel fare le sue critiche all’Ue rispetto ai fondi dedicati alla Cultura. L’Italia dovrebbe essere la capofila nella filiera culturale europea per bellezza, patrimonio archeologico, artistico, museale e turistico, ma se andiamo a guardare i dati scopriamo ben altro.
Se si guarda, infatti, alla percentuale sul Pil -come rilevato da Eurostat nel 2016 – la spesa italiana per la cultura è 0,7% contro l’1% della media Ue. Peggio fa solo la Grecia con lo 0,6%.
Pertanto, invece di fare propaganda, rendendoci ridicoli agli occhi degli altri paesi europei, dovremmo cominciare ad aumentare i soldi destinati alla cultura in tutte le sue forme: dal restauro dei beni archeologici e museali allo spettacolo dal vivo, cinema, teatro, danza, lirica e nuove arti performative.
Prima lo Stato finanzi le proprie risorse artistiche ed eccellenze e poi si rafforzi la sussidiarietà realizzata, in cui crediamo da sempre, che si può potenziare anche attraverso l’Art bonus, ma rendendolo realmente utile ai mecenati e ai grandi privati ed estendendone l’applicazione oltre i 100.000 euro e senza limitazione di obiettivo pubblico o privato che sia.
Il ministro Franceschini porti avanti la vera battaglia, cioè di triplicare i fondi sul Bilancio dello Stato per la cultura e noi allora lo sosterremo dall’opposizione per salvare i teatri in crisi, le fondazioni liriche disarticolate, i monumenti chiusi o in stato di abbandono”.
Così in una nota congiunta Federico Mollicone, responsabile nazionale Comunicazione FdI e Bruno Murgia, membro della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati.