“Spunta ancora una volta il “Qatargate”, ipotetiche commistioni tra gli emiri del Qatar ed esponenti del Pd al Parlamento europeo. Si è già scoperto recentemente di vere e proprie corruzioni tra i socialisti europei, pagati per dire che in Qatar i diritti sono rispettati. Questo scandalo dopo mesi si riapre, ricordandoci le opacità della sinistra, sia europea che italiana. Fino a eventuale condanna sono tutti innocenti, ma sicuramente se fosse stato coinvolto qualcuno del centrodestra, la sinistra avrebbe fatto fuoco e fiamme, manifestazioni, proteste e richieste di dimissioni. Questa doppia morale tipica del Pd rende ancora più grottesco il fatto. Ora la sinistra italiana ed europea faccia chiarezza e dica con trasparenza cosa sta accadendo. Al resto penseranno le indagini delle autorità belghe”. Lo dichiara in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr Stefano Cavedagna.
“In ogni caso, si tratta di uno scandalo, forse il più grave nella storia delle istituzioni europee, e continua a porre quesiti sulle opacità dei Socialisti. In questo contesto, ci incuriosisce sapere quale sarà la posizione del Partito Democratico e del gruppo dei Socialisti europei. Quale sarà l’indicazione di voto che Elly Schlein darà ai suoi deputati europei quando arriverà in aula la richiesta di revoca delle immunità per gli europarlamentari del Pd coinvolti? E chissà cosa voteranno i grillini. Una domanda legittima, a cui speriamo venga data una risposta più chiara e trasparente rispetto a quelle date fino ad ora sul Qatargate”, aggiunge Paolo Inselvini, eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr.
“Dopo le vicende che hanno già travolto diversi esponenti della sinistra europea, oggi emergono nuovi sviluppi che riguardano due europarlamentari del Partito Democratico. La richiesta di revoca dell’immunità da parte delle autorità belghe è un passaggio significativo, che conferma come su certi episodi sia necessario fare piena luce. Ancora una volta, i nodi vengono al pettine, e il quadro che si delinea evidenzia una preoccupante continuità tra determinate aree politiche e scandali che minano la credibilità delle istituzioni europee. Ci auguriamo che la magistratura faccia piena chiarezza su questa vicenda”, conclude in una nota l’eurodeputato di FdI-Ecr Carlo Ciccioli.