L’intervista di Mario Ajello
Onorevole Meloni, oggi arriva il decreto economico del governo. Siete pronti? «Prontissimi. Ho detto a Conte, e lo ribadisco, che ogni decreto varato dal governo, per esempio la chiusura delle scuole o l’estensione della zona rossa, avrebbe dovuto essere contestualmente accompagnato da misure di compensazione. L’ansia delle famiglie è dovuta anche al fatto che lo Stato non illustra immediatamente come aiuterà i cittadini a fare quello che chiede. Ad esempio, quando si sono chiuse le scuole occorreva accompagnare subito la chiusura con i congedi parentali e il voucher baby sitter».
Il nuovo decreto la soddisfa o ancora una volta è una cosa a metà? «Non ho letto il decreto e non posso dare un giudizio definitivo ma sono contenta che molte delle cose da noi proposte abbiano aperto una breccia nel governo. Avevamo chiesto che venissero sospesi tutti gli adempimenti fiscali. E ci aspettiamo che il governo mantenga l’impegno».
Non crede che però il governo sia stato poco coraggioso nelle misure di prevenzione? «Io sono assolutamente per chiudere tutto. Ma allo stesso tempo il governo deve porsi il problema di mettere in sicurezza chi deve lavorare: dagli ospedalieri ai poliziotti, da chi sta alla cassa del supermercato o fa altre mansioni nelle attività che sono aperte. Abbiamo chiesto che vengano sanificati gli ambienti in cui lavorano, le protezioni individuali e che vengano previste delle premialità economiche per chi garantisce i servizi essenziali».
Ma questo c’è nel decreto? Non parrebbe… «Però Gualtieri ha detto che sugli incentivi ci lavorerà. Altro tema: la cassa integrazione per tutti e gli ammortizzatori sociali per le partite Iva. Questo hanno assicurato che ci sarà e spero che questa misura sia la più larga possibile. In più, hanno accolto la nostra proposta sui congedi parentali e i voucher per le baby sitter».
Sembrate quasi un partito di maggioranza, effetto Coronavirus? «Non scherziamo. La nostra è stata fin dall’inizio un’opposizione patriottica. Che non guarda alle fazioni ma al sostegno di ogni iniziativa per il bene della patria. Non facciamo supporto al governo ma all’Italia. Cerchiamo di fornire soluzioni. Gliene indico altre due. Chiediamo che vengano subito tolti tutti i vincoli che frenano l’economia: dal tetto al contante fino all’Isa».
Ma il governo non vuole. «Evidentemente, ancora credono che lo Stato debba essere guardone e vessatore. Mi auguro si ricredano. L’altra questione è l’agricoltura. Procede grazie al lavoro degli stagionali, per lo più immigrati regolari. Per effetto del Coronavirus queste persone non arrivano più e la produzione agricola italiana rischia il collasso. Noi diciamo al governo: togli tutti i vincoli e consenti alle imprese agricole di assumere anche tramite l’utilizzo dei voucher lavoro senza alcun limite».
A Conte in questa crisi che voto in condotta darebbe? «Dovrebbe avere meno smania di visibilità. Ha pensato che questa potesse essere un’occasione per darsi una soggettività politica. E mi sembra che questa strategia sia abbastanza irresponsabile».
Ha sbagliato sulla scelta del commissario? «Ho detto a Conte: non avere paura di una persona forte, non temere che qualcuno ti oscuri, perché tutti, alla fine di questa vicenda, verremo giudicati per come l’Italia ne è uscita. E quindi serve l’aiuto di tutti migliori».
Arcuri non lo è? «Ottimo professionista. Ma il punto non è la persona, è la competenza che gli si da. Serviva una figura con competenze più larghe e con poteri ordinamentali, cioè di decisione, sul modello del primo Bertolaso».
Quanto all’Europa, ieri ha finalmente battuto un colpo la Lagarde? «Il risultato è che la Borsa italiana ha vissuto il giorno più brutto chiudendo con un -17% e un assalto speculativo contro i titoli di Stato senza precedenti. Dichiarando che la Bce non esiste per “chiudere gli spread”, la Lagarde ha soffiato sul fuoco e ha scatenato il terrore. Nel 2012 l’italiano Mario Draghi aveva usato il bazooka per evitare il panico, oggi il suo successore francese ha invece avuto l’idea geniale di usare come arma il boomerang, che infatti è tornato indietro e ha colpito tutti. La Lagarde va rimossa».