Intervista di Carlantonio Solimene
« I vitalizi? Noi volevamo abolirli quando il M5S non era ancora nato. Anzi, mi dispiace che loro si siano tirati indietro, nella scorsa legislatura, quando c’era da sostenere la nostra proposta sulla battaglia dei vitalizi che andrà presto in scena nell’ufficio di presidenza alla Camera». E promette impegno serrato anche sul fronte delle pensioni d’oro, delle auto blu e della riduzione delle poltrone nei cda delle municipalizzate. «Non si tratta di una battaglia politica, ma di una battaglia di civiltà».
Onorevole Meloni, Fratelli d’Italia appoggerà la battaglia del Movimento 5 Stelle contro i vitalizi degli ex onorevoli? «Quella contro i vitalizi è una battaglia storica di Fratelli d’Italia, che per primo ha posto il problema in ogni sede istituzionale e parlamentare, quando il movimento cinque stelle ancora non esisteva. Anche nella passata legislatura abbiamo presentato in ufficio di presidenza una proposta aggiuntiva a quella del Movimento 5 Stelle per rendere il provvedimento retroattivo, ovvero applicabile anche a chi già da anni percepiva vitalizi da migliaia di euro per essersi seduto un giorno in Parlamento. E se ci ripenso la scelta dei grillini di astenersi su questa proposta mi lascia ancora basita. In pratica non hanno votato la proposta di togliere il vitalizio a Paolo Cirino Pomicino, Mario Capanna, Romano Prodi, Clemente Mastella e Antonio Di Pietro. Mi auguro che in questa legislatura si riesca a mettere mano seriamente a questi insopportabili privilegi».
Quali sarebbero le correzioni da apportare all’attuale disciplina? «Fratelli d’Italia propone sia per i vitalizi che per le pensioni d’oro, ossia quelle che superano i 5mila euro netti al mese, il ricalcolo con il sistema contributivo, cioè un assegno che corrisponda ai contributi effettivamente versati».
È giusto toccare diritti già acquisiti? Non si rischia così una pioggia di ricorsi da parte delle «vittime» del provvedimento? «I vitalizi e le pensioni d’oro non sono diritti acquisiti ma dei soprusi che uno Stato giusto ha l’obbligo morale di cancellare: Fratelli d’Italia lo sostiene da sempre. Sicuramente sosterremo qualsiasi proposta per cancellare questo scempio dei vitalizi, con la volontà di allargare il provvedimento anche alle pensioni d’oro, che vanno tagliate e ricalcolate sulla base dei contributi versati».
Secondo alcuni giuristi un provvedimento retroattivo aprirebbe la strada ad analoghi interventi anche nei confronti dei comuni pensionati. È preoccupata per un esito del genere? «La proposta di Fratelli d’Italia elimina degli odiosi privilegi e non dei diritti, per questo il nostro provvedimento non potrà essere utilizzato per intaccare quelli che sono dei reali diritti acquisiti».
Giusto intervenire attraverso una decisione dell’ufficio di presidenza oppure sarebbe meglio una legge ordinaria? «Camera e Senato operano in regime di autodichia, quindi decidono in totale autonomia in materia di compensi e vitalizi. L’Ufficio di Presidenza è la sede naturale dove affrontare la questione dei vitalizi. Il ricorso a una legge ordinaria, come fatto dal Pd la scorsa legislatura, è il modo migliore per non concludere nulla, e sono convinta che proprio per questo il Pd abbia optato per una legge ordinaria e non per un’operazione nell’Ufficio di Presidenza. Certo, una volta fatto il taglio dei vitalizi, si dovrà ricorrere ad una legge ordinaria per quanto riguarda il taglio delle pensioni d’oro».
Su quali altri costi della politica sarebbe opportuno intervenire? «Innanzitutto, estendendo le modifiche che verranno apportate ai vitalizi dei parlamentari anche a tutti i vitalizi dei consiglieri regionali. Oltre a questo, ci sono delle storiche battaglie che Fratelli d’Italia ha condotto per ottenere la riduzione delle poltrone nei consigli di amministrazione delle municipalizzate, nonché la reale abolizione delle auto blu».
Il fronte comune sui vitalizi può essere una prima prova di una maggioranza di governo con centrodestra e Cinquestelle? «Abolire vitalizi e pensioni d’oro non è una battaglia politica: è una battaglia di civiltà. Vincerla è un obiettivo che spero verrà raggiunto grazie al voto di tutti i partiti dell’arco costituzionale».