«In commissione Giustizia sono stati votati emendamenti alla proposta di modifica della custodia cautelare. Il testo approvato dalla maggioranza rappresenta un passo in avanti sulla vergogna della custodia cautelare facile, ma non è certamente la riforma che ci si aspettava». È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia e componente dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio.
«Pur dando, infatti, maggiore fondatezza alle esigenze cautelari che comportano la custodia preventiva con l’inserimento del requisito dell’attualità – spiega – si rimane in un quadro di discrezionalità eccessiva e, quindi, di scarsa tassatività nel procedere alla privazione della libertà addirittura prima del processo».
«Fratelli d’Italia – aggiunge – proponeva, invece, che le esigenze cautelari possano sussistere non nell’ipotesi di pericolo d’inquinamento delle prove o di fuga o di reiterazione del reato, ma nel caso di reale tentativo o di realizzazione della fuga, dell’inquinamento delle prove o di reiterazione del reato».
«D’altro canto – conclude Cirielli – nel caso di flagranza di reati gravi, proprio per l’evidenza della prova sarebbe necessaria maggiore severità. Pertanto, in questi casi, le esigenze cautelari dovrebbero essere sussunte proprio dalla gravità della pena edittale, ovvero quattro anni».
Roma, 27 novembre 2013