“Un provvedimento decisamente significativo quello del Governo sul c.d. carcere ostativo. La rotta, nella lotta alla mafia, è tracciata: nessun vuoto normativo che indirettamente favorisca la criminalità organizzata. Nessun mafioso potrà pensare di guadagnare benefici, se non ha collaborato ed in assenza di prove certe della totale rescissione di qualsivoglia legame con la criminalità organizzata. Nessuno sconto alla criminalità organizzata, nessun cedimento nei confronti dei mafiosi. Nel solco della sentenza della Consulta la Camera dei Deputati ha fornito una risposta coerente con i principi enunciati, ma anche con la sicurezza sociale ed oggi, in termini di emergenza, il Consiglio dei Ministri la ha fatta propria. Il lascito morale di Falcone e Borsellino nella lotta alla criminalità organizzata non poteva andare completamente disperso”.