“Con una decretazione di urgenza eterogenea e scomposta, mostrando di non avere capacità di programmazione né visione complessiva del “pianeta giustizia”, Bonafede ha deciso di scaricare ogni responsabilità della fase 2 sui capi degli uffici giudiziari ai quali è stata demandata l’adozione dei protocolli per la ripresa dell’attività giudiziaria. Gli interventi parcellizzati sui termini processuali e sullo svolgimento delle udienze, hanno generato un autentico caos e, in assenza di linee guida nazionali, ci ritroviamo con provvedimenti diversi da un distretto di Corte d’Appello all’altro e, in alcuni casi, anche differenze tra Uffici dello stesso distretto”
Lo dichiarano Carolina Varchi e Ciro Maschio, deputati di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia alla Camera.
“La confusione – proseguono i deputati di FDI – non può che generare problemi nel corretto andamento della macchina giudiziaria, mettendo a repentaglio lo stesso principio di legalità e adombrando il rischio di un diniego di giustizia a discapito non solo dei cittadini ma anche di quanti, in assenza di garanzie, potrebbero vedere irrimediabilmente mortificato lo spirito autentico della professione scelta, quella forense da un alto e la magistratura onoraria, dall’altro. Ad aggravare la situazione, la totale paralisi dei pagamenti del gratuito patrocinio per carenza di fondi, altra grave disattenzione da parte del Governo che non può pensare di aver risolto il problema di centinaia di migliaia di partite iva, dando 600€ ad alcuni di loro”. “Con interrogazioni ed emendamenti – concludono Varchi e Maschio – abbiamo provato a riportare il Ministro alla realtà, ma finora ha ignorato il grido di allarme che arriva da tutto il mondo della giustizia.”