“Il voto di oggi su separazione delle carriere, sorteggio al CSM e Alta Corte è uno snodo epocale. Non si tratta solo e soltanto di un’altra promessa elettorale mantenuta dal centrodestra, ma più audacemente del primo passo verso una giustizia più liberale che realizzi il giusto processo e la parità processuale, tramite la separazione delle carriere. Il sorteggio al Csm è un’altra riforma epocale per contrastare la degenerazione delle correnti e l’intrusione della politica nella magistratura, liberando finalmente i magistrati dal gioco delle correnti.
Oggi non solo nasce una giustizia più liberale, ma si riabilitano i tanti giudici perbene che hanno assistito, pietrificati e inorriditi, in questi anni agli scandali denunciati dal libro di Palamara. L’Italia merita un giusto processo, un vero e proprio equilibrio fra poteri e una magistratura assistita da credito sociale perché dotata di anticorpi che la mettano al riparo dalle ombre del passato”. È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario di Stato alla Giustizia.
“È il momento di restituire dignità alla magistratura, ridando fiducia ai tanti giudici onesti che operano ogni giorno per il bene del nostro Paese. Fratelli d’Italia mantiene ancora una volta la parola data: oggi consegniamo agli italiani una giustizia più giusta e un reale equilibrio tra i poteri dello Stato. Il nostro impegno continua per un’Italia migliore e più libera”, aggiunge il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.
“La separazione delle carriere non è solo una questione tecnica, ma una riforma di buon senso che risponde a un’esigenza profondamente sentita dai cittadini. Garantire che giudici e pubblici ministeri abbiano percorsi distinti significa rafforzare l’imparzialità della giustizia. La riforma rappresenta anche una risposta concreta alle derive del correntismo che hanno minato spesso la credibilità della magistratura. Attraverso meccanismi innovativi e trasparenti, come il sorteggio vogliamo restituire fiducia nelle istituzioni e promuovere un sistema più meritocratico. Il sistema del sorteggio darà una sferzata al problema delle correnti, e con la riforma il giudice non sarà solo terzo e imparziale, ma apparirà anche come tale.
Questa riforma non è frutto di ideologia, ma di una visione responsabile e pragmatica, che mira a rafforzare i pilastri dello Stato di diritto. Ringrazio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro Carlo Nordio per la determinazione con cui hanno sostenuto questa battaglia, attesa da decenni. È un onore per me aver contribuito a questo risultato come relatore. Alle opposizioni che sul punto si sono rivelate più deboli in quanto alcuni settori della minoranza hanno votato questa riforma, diciamo che risponderemo punto su punto alle loro critiche pretestuose”, conclude in una nota Francesco Michelotti deputato di FdI e relatore del provvedimento.