“Il ministro Fioramonti si è dimesso perché nella finanziaria non sono stati previsti 3 miliardi per la scuola ma per sostituirlo il premier Conte, aumenta le spese del suo governo nominando in sostituzione ben due ministri. L’esecutivo giallo-rosso dimostra di essere sempre più attaccato al <<manuale Cencelli>>, mentre la scuola italiana, purtroppo senza una guida autorevole, oramai fluttua alla deriva. È inconcepibile, come in un periodo così delicato, dove servono fondi per ristrutturare e adeguare le scuole, dove sarebbe corretto aumentare gli stipendi ai docenti, ma anche onesto cominciare a stabilizzare migliaia di precari o regolarizzare i Dsga, per accontentare la sete di potere del M5S e del Pd si è arrivati a sdoppiare un Ministero. Meno male che questi due partiti parlano sempre di ridurre le spese della politica. Continuando così chissà quante poltrone serviranno a fine legislatura, per accontentare tutte le anime del governo. Di certo questo è un regalo che nessun italiano avrebbe voluto trovare sotto l’albero”.