“Il recente giudizio di una delle più importanti agenzie internazionali di rating – col miglioramento dell’outlook da parte di Fitch Ratings, passato da ‘stabile’ a ‘positivo’ – è conferma del lavoro serio e responsabile del governo Meloni. Con buona pace dei nemici dell’Italia – quelle sinistre opposizioni che, in queste ore, chiedono all’Europa di aprire la procedura d’infrazione contro l’Italia, a seguito della decisione del Tribunale di Roma sui centri in Albania – trova conferma la credibilità di bilancio e la solidità delle politiche economiche attuate.
Lo spread che segna il livello minimo degli ultimi tre anni, è un ulteriore indicatore della fiducia che i mercati finanziari ripongono in Giorgia Meloni e nella stabilità politica del suo Governo. A maggior ragione, Fratelli d’Italia continuerà ad operare con determinazione per garantire un futuro di crescita agli Italiani”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.
“Basta leggere le stime sul Pil delle agenzie che hanno confermato il rating dell’Italia, in un caso parlando anche di outlook positivo, per avere un’idea tangibile di come il Governo Meloni stia facendo ripartire la Nazione: nel 2024-27 il Pil crescerà in media dell’1% annuo, meglio del decennio precedente la pandemia e ben al di là dei livelli pre-Covid. Una dura lezione per i fautori della tecnocrazia e, soprattutto, per la sinistra italiana.
Anche deficit e saldo primario sono in netto miglioramento, dopo la devastazione inflitta loro da Pd e M5s in tempi nei quali, peraltro, i tassi dell’Eurozona erano molto più bassi di quelli attuali. Purtroppo restano gli oneri del Superbonus, la peggiore minaccia ai nostri conti pubblici mai esistita, a fronte di un rapporto debito-Pil già molto alto, purtroppo ereditato dai governi precedenti, ma in netta discesa rispetto al picco in cui ci avevano trascinato Conte e compagni”, afferma Marco Osnato – deputato di Fratelli d’Italia, presidente della Commissione Finanze e responsabile economico del partito – commentando la nuova valutazione sulla sostenibilità del debito pubblico da parte di Standard & Poor’s e Fitch.