“Proporre Renzi premier sarebbe una scelta molto coraggiosa per la Direzione del Pd, perché sappiamo che Matteo Renzi all’interno del PD è molto amato ma anche abbastanza osteggiato per il suo coraggio, perché è una persona abituata a dire quello che pensa. Sicuramente sarebbe un bel segnale da parte del centro-sinistra raccogliere quella domanda di rinnovamento, di ricambio, che arriva dagli italiani e che la politica stenta a raccogliere. Soprattutto in relazione a quello che è accaduto in questi giorni con il Presidente della Repubblica, questo dibattito, le cinque votazioni, l’idea di una generazione, di una classe politica, che fa fatica a lasciare il passo e che cerca di auto tutelarsi”. È quanto ha detto Giorgia Meloni, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, intervenendo alla trasmissione “Onorevole Dj” di Pierluigi Diaco su Rtl 102.5.
Alla domanda se collaborerebbe con Renzi premier, Meloni replica: “Se fosse eletto come esponente di una maggioranza di centrosinistra presumibilmente no, perché io sono una persona di centrodestra ma questo non vuol dire ciò che abbiamo visto fino ad oggi in politica. Secondo me quello che può fare di diverso una nuova generazione è anche saper dialogare in un altro modo. Non siamo più la generazione ideologica o post ideologica del ‘ti devo odiare se la pensi in maniera diversa da me perché sei un mostro’, noi possiamo essere quella generazione che, pur rappresentando visioni diverse del mondo, poi cerca comunque un terreno sul quale mettere gli interessi del popolo italiano prima del bisogno di dividersi per lucrare consenso. Certo, appartenendo al centrodestra, non potrei mai andare al governo con Renzi, ma questo non significa che non sia pronta a fare un “patto generazionale” con lui. Credo che il nostro sia in un tempo nel quale la nostra generazione deve dimostrare che è meglio delle precedenti. Può essere migliore delle precedenti nella sua capacità di parlare, di dialogare, di trovare un terreno comune di soluzioni ai problemi su cui la gente si aspetta un impegno comune. Noi non abbiamo il problema che hanno avuto le passate generazioni che, se stavi dall’altra parte della barricata, dovevi essere un mostro. Per me Matteo Renzi non è un mostro: è una persona che dice cose interessanti che, in alcuni casi condivido, in altri no. Ma su alcune cose che dice Renzi sono pronta a collaborare”.
Roma, 23 aprile 2013