I pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande potranno chiedere di estendere il suolo pubblico occupato, fino alla triplicazione di quello concesso; potranno superare l’attuale limite di 80 metri quadrati previsto dall’art. 8 bis del RIEC, potendosi estendere fino a 240 metri quadrati, senza ulteriori costi, ove non in contrasto con altre norme in materia.
E’ stata, infatti, approvata dal Consiglio comunale la delibera che deroga fino al 31 dicembre prossimo l’articolo 8 bis del Regolamento igienico ed edilizio comunale innalzando il limite delle occupazioni di suolo pubblico per bar e ristoranti da 80 a 240 mq.
“Il provvedimento nasce dal confronto all’interno del Nucleo Fenice e vuole portare un contributo fattivo al rilancio delle attività economiche fortemente colpite dalla grave emergenza sanitaria legata al virus Covid 19 – dice il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna -. È una delle misure
messe in atto dal Comune per sostenere la riapertura dei locali che dovranno attenersi a una serie di prescrizioni molto rigide rispetto allo svolgimento delle loro attività”.
“Con questa delibera in deroga all’articolo 8 bis del Riec vogliamo offrire le condizioni migliori per la fruizione degli spazi utilizzati all’esterno dei ristoranti e dei bar per l’installazione di arredi e attrezzature a servizio della clientela, ora che la fase di restrizione sarà sostituita da quella che consentirà la riapertura a pubblico delle attività commerciali – prosegue l’assessore all’Edilizia privata Fabrizio Rossi – Sarà possibile aumentare l’occupazione di suolo pubblico cumulando i metri quadrati anche con gli spazi già occupati dai dehors autorizzati. E grazie a un emendamento anche per coloro che non avevano mai usufruito di questa opportunità. “Questo consentirà ai bar e ristornati si mantenere coperti per l’utenza – aggiunge Rossi – e addirittura di aumentarli, limitando o azzerando le perdite di fatturato”.
Spazi più ampi anche per l’artigianato alimentare
“Anche in questo senso – spiega l’assessore ai Tributi Giacomo Cerboni – diamo il via libera all’occupazione di una maggiore superficie di suolo pubblico per le attività dell’artigianato alimentare (pizzerie, panifici e gelaterie, etc…) che dal 2019 potevano contare solo su quattro metri quadrati esterni, per consentire agli acquirenti di consumare un pasto frugale. Con l’approvazione del Consiglio comunale, questo limite per l’anno 2020 è stato elevato a 9 metri quadrati senza alcun costo. Inoltre, attraverso un emendamento presentato dal presidente della II Commissione comunale Pasquale Virciglio potranno approfittare di questa possibilità anche coloro che finora non hanno richiesto concessioni di occupazione di suolo pubblico”.
Anche in questo caso -come per gli altri- non sarà necessario pagare il Cosap, che sarà azzerato per l’anno 2020 da questa Amministrazione comunale, ma sarà necessario richiedere all’ufficio la estensione della occupazione.