«Sulla nostra città si sta per abbattere un’altra terribile piaga: l’invasione delle sale slot e scommesse. Metri quadrati di luci colorate e false promesse, dove persone di tutte le età ogni giorno getteranno migliaia di euro, con la vana speranza di vincere una somma di denaro per pagare l’affitto, aiutare il figlio disoccupato o pagarsi un viaggio. Stanno arrivando. A breve sorgeranno anche nel centro di Guidonia. Questione di qualche settimana. Prenderanno il posto dei commercianti che non ce la fanno più a pagare gli affitti, strozzati dalla crisi e dai guadagni troppo bassi per contenere le spese; tutto ciò mentre i proprietari troveranno clienti con soldi freschi che puntualmente verseranno la quota pattuita senza dover pretendere un euro di meno. L’amministrazione comunale non può riempire vuoti normativi nazionali, ma può opporsi con tutte le sue forze affinché il gioco d’azzardo non prenda il posto di esercizi commerciali, botteghe e spazi culturali. È per questo che chiedo al sindaco Rubeis di emanare un’ordinanza che impedisca l’apertura di spazi dedicati al gioco d’azzardo nel centro urbano al fine di preservare l’integrità economica della cittadinanza. Una battaglia che si può combattere avviando percorsi di conoscenza del fenomeno del gioco d’azzardo e di prevenzione delle ludopatie, oltre alla necessità di fornire alternative culturali e commerciali.
Voglio anche ricordare i numeri di questo fenomeno, secondo cui ogni italiano, neonati compresi, spende infatti per slot machine, poker online, scommesse e azzardi vari circa 1450 euro l’anno, per un totale di ben 90 miliardi di euro, e che questo giro d’affari attira anche la criminalità organizzata, visto che secondo l’Eurispes il gioco d’azzardo rappresenta ormai circa il 13,1% del “fatturato” delle mafie, tra i 30 e i 40 miliardi di euro annui. L’amministrazione comunale ha il dovere civico e costituzionale di proteggere i propri cittadini e di preservarne l’integrità sociale, economica e sanitaria. Anche laddove le leggi nazionali siano carenti”.
È quanto dichiara Mario Pozzi, esponente di Fratelli d’Italia Guidonia.
Roma, 6 giugno 2013