“L’intelligenza artificiale garantisce un ventaglio straordinario di opportunità che vanno sfruttate. Per farlo bisogna tenere a mente che al centro di tutto ci deve sempre essere l’uomo perché in grado di comprendere non solo le potenzialità ma anche i rischi dell’IA: non dobbiamo farci spaventare dalle nuove tecnologie ma dobbiamo dominarle”. Lo dichiara Massimo Miscusi, responsabile Dipartimento Università di Fratelli d’Italia, nell’ambito del convegno “Intelligenza artificiale e realtà virtuale nel futuro dell’università italiana”, promosso dal Dipartimento Università e dall’Ufficio studi di Fratelli d’Italia, presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato.
“Consapevoli della nostra grande tradizione accademica – aggiunge – se riusciremo ad utilizzare le nuove tecnologie mantenendo al centro del nostro interesse lo studente, con i suoi talenti, le sue attitudini e le sue fragilità, riusciremo a trasformare radicalmente l’insegnamento universitario, rendendolo più accessibile, inclusivo e immersivo. Questa sfida si inserisce oggi in una cornice di confronto tra le Università telematiche e quelle in presenza, che ci auspichiamo possano avviare un dialogo costruttivo per costruire assieme un modello di Università del futuro che, senza steccati ideologici, integri la tradizione con l’innovazione tecnologica”.
“L’applicazione dell’intelligenza artificiale ai più svariati campi della nostra vita sociale, lavorativa e scolastica ha inciso in maniera significativa e profonda ecco perché è importante come essa viene regolamentata e gestita. L’intelligenza artificiale rappresenta infatti una grande opportunità se opportunamente veicolata e governata al fine di massimizzarne i vantaggi e mitigare i rischi sociali. L’obiettivo, ovviamente, non è certo quello di fermare l’innovazione, ma di garantire che l’IA contribuisca al miglioramento delle condizioni di vita e benessere di tutti, senza scadere in pericolose derive e senza mai perdere la centralità decisionale dell’uomo. Ecco perché devono essere promossi meccanismi di governance multilaterali per garantire barriere etiche alle sue applicazioni”, conclude la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, componente della commissione Cultura e Istruzione del Senato e vice responsabile del dipartimento istruzione del partito.