Il CTIM rivolge il suo pensiero, in ogni parte del mondo, alle vittime delle Foibe e ai fratelli Giuliano-Dalmati costretti ad emigrare
Il Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo, grazie al Segretario Generale Roberto Menia, Padre della legge che ha istituito la giornata in memoria delle vittime delle foibe, partecipa attivamente alle varie manifestazioni organizzate in tutta Italia, e anche all’estero con i delegati del Ctim. Con queste parole ha iniziato il suo messaggio Vincenzo Arcobelli, Presidente del Comitato Tricolore e consigliere del CGIE per gli Stati Uniti.
Il giorno del ricordo consegna alla conoscenza ed alla riflessione dei nostri connazionali la tragedia delle foibe e dell’esodo di 350.000 italiani dell’Istria, Fiume e Dalmazia. Furono ben 109 i campi profughi li ospitarono in ogni regione d’Italia, in condizioni precarie e spesso incompresi. Ma sono quasi 100.000 quelli che furono costretti ad emigrare in ogni angolo del mondo, dall’Africa all’Australia, dall’America ai luoghi più lontani e sconosciuti. Ed è da ogni parte del mondo, a nome di tutto il Comitato Tricolore, conclude Arcobelli, che voglio mandare il mio abbraccio e il saluto più caro e solidale alle genti Giuliano Dalmate che hanno testimoniato con il loro sacrificio come si ama la patria.
Il CTIM rivolge il suo pensiero, in ogni parte del mondo, alle vittime delle Foibe e ai fratelli Giuliano-Dalmati costretti ad emigrare
Il Comitato Tricolore per gli Italiani nel mondo, grazie al Segretario Generale Roberto Menia, Padre della legge che ha istituito la giornata in memoria delle vittime delle foibe, partecipa attivamente alle varie manifestazioni organizzate in tutta Italia, e anche all’estero con i delegati del Ctim. Con queste parole ha iniziato il suo messaggio Vincenzo Arcobelli, Presidente del Comitato Tricolore e consigliere del CGIE per gli Stati Uniti.
Il giorno del ricordo consegna alla conoscenza ed alla riflessione dei nostri connazionali la tragedia delle foibe e dell’esodo di 350.000 italiani dell’Istria, Fiume e Dalmazia. Furono ben 109 i campi profughi li ospitarono in ogni regione d’Italia, in condizioni precarie e spesso incompresi. Ma sono quasi 100.000 quelli che furono costretti ad emigrare in ogni angolo del mondo, dall’Africa all’Australia, dall’America ai luoghi più lontani e sconosciuti. Ed è da ogni parte del mondo, a nome di tutto il Comitato Tricolore, conclude Arcobelli, che voglio mandare il mio abbraccio e il saluto più caro e solidale alle genti Giuliano Dalmate che hanno testimoniato con il loro sacrificio come si ama la patria.
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