“Come uno spiacevole déjà-vu, ritornano a Palermo in scena le decisioni di alcuni giudici di non convalidare il fermo di cinque tunisini. Una vicenda che ricalca la decisione già assunta dal giudice Iolanda Apostolico, la stessa che risultava ripresa a suo tempo a manifestare contro il governo in carica impegnato a contrastare l’immigrazione clandestina. Non vogliamo pensare che le decisioni assunte dai magistrati, nei casi che qui interessano, siano condizionate più da convinzioni ideologiche che giuridiche. Tuttavia, riteniamo doveroso ribadire che e’ nella terzietà del giudice l’essenza dello stato di diritto e che detta terzietà e’ presupposto imprescindibile per le decisioni che prende: quelle assunte a Palermo, dirette a disapplicare norme approvate dal legislatore, costituiscano un’indebita invasione di campo.
È proprio la reiterata tendenza all’invasione di campo ad ostacolare il certosino lavoro portato avanti dal premier Meloni: dalla lotta agli scafisti, agli accordi con i Paesi africani per impedire le partenze, al condizionamento delle politiche di contrasto all’immigrazione in Europa. A riprova di ciò, il piano di collaborazione da sviluppare contro l’immigrazione clandestina annunciato dal cancelliere tedesco Scholz e dal premier britannico Starmer”.
Lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.