“Accolgo con grande soddisfazione la proposta di lista Ue Paesi sicuri di origine presentata dalla Commissione europea e che ricomprende, tra gli altri, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia. Ritengo altrettanto positiva la proposta di anticipare l’entrata in vigore di alcune componenti del Patto Migrazione e Asilo, in particolare la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie e di applicare il criterio del 20%. Si tratta infatti di fattispecie che consentono di attivare le procedure accelerate di frontiera ai migranti che arrivano da determinate Nazioni, come previsto dal Protocollo Italia-Albania. È un’ulteriore conferma della bontà della direzione tracciata dal governo italiano in questi anni e del sostegno di sempre più Nazioni europee.
L’Italia ha svolto e sta svolgendo un ruolo decisivo per cambiare l’approccio europeo nei confronti del governo dei flussi migratori. Se oggi anche in Europa ci si pone come priorità la difesa dei confini esterni, il contrasto all’immigrazione irregolare di massa, il rafforzamento della politica dei rimpatri e l’attuazione di partenariati paritari con i Paesi di origine e transito, lo si deve per buona parte alla determinazione e alla caparbietà dell’Italia. I fatti dimostrano che avevamo ragione e che siamo sulla buona strada”. Lo dichiara il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“La lista dei paesi sicuri diramata dalla Commissione UE e i nuovi dati sugli arrivi comunicati da Frontex ancora una volta vanno nella direzione di confermare l’efficacia delle politiche migratorie del governo Meloni. Forti di un quadro normativo europeo che conferma la bontà dell’operato del nostro governo ci auguriamo che i centri in Albania entrino presto pienamente in funzione.
Ulteriore dimostrazione che le politiche migratorie del governo Meloni stiano funzionando, la troviamo nei dati diramati da Frontex relativi al primo trimestre del 2025, che parlano di un ulteriore calo del 26% degli arrivi sulla rotta del Mediterraneo Centrale rispetto allo stesso periodo del 2024, e di una nuova diminuzione del 31% degli attraversamenti illegali alle frontiere Ue, grazie proprio alla maggiore cooperazione con i Paesi terzi e alle misure di controllo rafforzate messe in atto dal governo italiano. Le sinistre italiane, che speravano di poter trovare sponde al loro sconsiderato immigrazionismo in Europa, sono costrette ancora una volta ad un amarissimo risveglio”, afferma il deputato di Fratelli d’Italia Sara Kelany, responsabile immigrazione FdI.