“L’inserimento di Bangladesh, Camerun, Colombia, Egitto, Perù e Sri Lanka nella lista dei Paesi sicuri, relativamente alla valutazione delle domande di protezione internazionale, è un ulteriore passo fondamentale nel percorso di realizzazione delle nostre politiche migratorie. Incrementare i Paesi che hanno le caratteristiche per essere considerati sicuri, infatti, dà la possibilità di effettuare più rapidamente e in maniera più semplice le procedure di rimpatrio. Le politiche migratorie intraprese da questo governo tendono tanto alla protezione delle frontiere, quanto all’aumento dei rimpatri dei migranti irregolari, che troppo spesso sono stati tenuti in stallo da una sinistra che riteneva più semplice trattenere sul suolo italiano senza governare il fenomeno.
L’impegno di questo Governo sia con riferimento alla conclusione di accordi bilaterali per i rimpatri, sia con riferimento appunto all’aggiornamento della lista dei Paesi sicuri in conformità alla normativa interna ed europea, segna un importante cambio di passo, che ci consentirà di gestire con pragmatismo il fenomeno dell’immigrazione irregolare”. Lo dichiara in una nota Sara Kelany, deputato e responsabile del dipartimento Immigrazione di Fratelli d’Italia.
“Garantire i rimpatri rappresenta infatti un aspetto fondamentale nella difesa dei confini nazionali, uno degli obiettivi che questo esecutivo si è sempre prefissato di raggiungere sin dal momento del suo insediamento”, aggiunge il senatore di Fratelli d’Italia Michele Barcaiuolo, capogruppo FdI in Commissione Esteri a Palazzo Madama.
“Novità oltremodo importante se si considera che, secondo i dati pubblicati dal Viminale, gli immigrati provenienti da gennaio a oggi da uno di questi Paesi, il Bangladesh, hanno rappresentato circa il 19% del totale, sono stati cioè 3.425. Il governo Meloni dimostra così di continuare a perseguire un triplice fondamentale obiettivo: meno arrivi illegali, contrasto al turpe mercato degli scafisti, difesa dei confini nazionali”, conclude in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia, vicepresidente della commissione Esteri e Difesa.